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Associazione Portos

Attestato di ringraziamento per Andrea…un piccolo grande aiuto alla Comunità

Chi siamo

Attestato di ringraziamento per Andrea…un piccolo grande aiuto alla Comunità

 

Inizialmente il tumore che aveva Andrea era al retto..poi è progredito.

Pensi sempre che non possa capitare a te. Poi ti accorgi che qualcosa non và, fai un esame, e la diagnosi “neoplasia, tumore”.

Ti crolla il mondo addosso. Quelle che erano le tue certezze non le sono più.

Cambiano le priorità, cambia il modo di vedere e vivere cose, vita e quotidianità.

Cerchi, ti documenti, giri per reparti, entri in un vortice che assorbe ogni tuo pensiero e quella domanda a cui affidi la tua vita.

 Ce la farò?  Ce la farà? Ce la faremo?“..

la speranza, la vita di chi ti è accanto è il tuo pensiero. Chi crede si affida al suo dio.

Piangi di nascosto, sei sempre in allerta ogni volta che vedi il telefono illuminarsi di notte o suonare di giorno.

A volte confondi le fasi del giorno con la notte. Luna e sole, stelle e luce hanno lo stesso colore. Non hai più una serenità, una vita.

Le abitudini sono cambiate. A casa, in ospedale. Cambi anche tu.

Ti senti un pugnale trafiggere ogni lembo di te, ma devi indossare il tuo sorriso migliore perchè sei tu che devi sostenere chi  già sta lottando ogni giorno per ritrovare la sua vita, la tua, la sua quotidianità, a fatica, con dolore, con rassegnazione, con forza,..e che desidera persino tornare al lavoro!

Amici diventano le persone che sono nel letto accanto, amicizie che ritroverà nel luogo in cui ora è anche lui.

Si fanno progetti, “cambiamo la cucina?” un viaggio… quello della vita, quello che non hai ancora fatto……perchè se lasci la speranza è davvero difficile ….

Ti aggrappi ad ogni piccolo segnale, entri in una routine fatta di finestra, bagno, lenzuola, macchinari, barelle, flebo, terapie, medicine, pappette, camomilla, visi consueti, visi familiari che con te vivono ogni sguardo, ogni movimento, ogni consulto con il medico.

E non vuoi mollare, ci credi, ti hanno detto che ce la farà…sarà doloroso, noioso, monotono..ma ce la farà…lo dicono i medici…

Trovarti in piedi o seduto è un regalo grande. Togliere quel sondino fastidioso anche. Prendere un caffè insieme, cosa che prima era la nostra quotidianità, ora è un evento. E ne gusti ogni goccia. Non lo bevi più di fretta. Non c’è fretta se non quella di guarire.

Ti illumini ad ogni persona che passa a trovarti anche solo per un saluto..è un pò di vita esterna che viene da te ..ed è importante…molto importante. Una “boccata” di vita.

Poi..una maledetta notte si corre al Pronto soccorso. I volontari in tuta rossa sono delicatissimi, con entrambi. Una mano sulla spalla, una parola e tanta delicatezza.  Codice rosso. Entri all’una di notte, e saluti tutti alle 11.19.

Questo è ciò che ho, abbiamo vissuto  con Andrea.

Vorrei che ognuno si rendesse conto quanto è importante quell’attimo, quel familiare accanto, quel volontario, quel medico, quell’infermiere, quell’ Oss. Noi siamo stati lì due mesi e mezzo, ma loro ci sono sempre.

Vorrei che la consapevolezza di una strumentazione, di un macchinario, di un volontario, di un operatore sanitario non fosse sempre scontato.

L’importanza della visita di un amico, di un conoscente, di un volontario che ti regala due caramelle o lo scambio di due parole. Donare e ricevere.

Con queste donazioni so, sappiamo di interpretare ciò che Andrea avrebbe voluto. Non sono parole di circostanza.

Nelle sue priorità c’era la solidarietà. Si può rinunciare ad una pizza per donare qualcosa a chi non ce l’ha.

La sua, la mia, la nostra filosofia di vita. Da questo nasce Portos Associazione.

In sua memoria abbiamo donato ed ancora faremo, tanti piccoli grandi aiuti vista la generosità di piccoli, grandi amici di Andrea senza i quali così tanto non avremmo potuto fare. Insieme si fà la differenza

Questo attestato recita:

“Caro Andrea

sarai felice, ovunque tu sia, di sapere che i tuoi amici hanno permesso una donazione di 500,00 €

a favore del Nuovo Centro Oncologico a tuo nome”

Grazie davvero a tutti Voi…

Sara

Proprio oggi un articolo Ansa piemonte recita:

“Arriva dall’Istituto di Candiolo, l’unico Irccs piemontese, l’ultima scoperta nella lotta ai tumori del colon-retto. In collaborazione con il Sanger Institute di Cambridge, l’equipe dei professori Livio Trusolino e Andrea Bertotti ha identificato una proteina responsabile della crescita dei tumori di tipo MSI, un’incidenza del 10% per il colon (53 mila nuove diagnosi l’anno in Italia) e quasi un quarto tra le neoplasie allo stomaco.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature. “Quando la proteina WRN viene disattivata, il tumore regredisce fino a morire”, spiega Trusolino, che a Candiolo dirige il laboratorio di oncologia traslazionale.
La cura si è dimostrata efficace anche nei casi in cui l’immunoterapia fallisce: “In un malato su due ripristinare le funzioni immunitarie non basta. E se si hanno dei risultati, dopo qualche mese la malattia riparte. La nostra speranza – conclude Trusolino – è che i farmaci contro la proteina WRN possano funzionare anche per questi pazienti”.

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2019/10/09/tumore-colon-retto-proteina-lo-uccide_ef531c0e-28cf-4257-88fe-e77ef7b74f02.html

 

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Il nuovo Centro Oncologico di Parma

Obiettivo del progetto:

Molto più di un Ospedale
Insieme con te possiamo aggiungere tanti “mattoncini di cuore” per rendere la struttura un Centro all’avanguardia, con più spazi confortevoli per la cura, l’accoglienza, l’assistenza alla persona, e tecnologie di ultima generazione”

Oggi tre unità integrate, ma distanti
L’Ospedale di Parma, grazie all’impegno e alla passione di oltre 300 professionisti e tanti volontari, accoglie e cura ogni anno 7mila pazienti oncologici, nelle sue unità di Radioterapia, Degenza oncologica e Day hospital oncologico. Tre reparti fortemente integrati nei percorsi di cura, ma fisicamente separati l’uno dall’altro.

Domani un unico grande Centro
Il Nuovo Centro Oncologico è stato approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (che riunisce i Comuni di Parma e della provincia, Università di Parma, Ordine dei Medici, Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria).

E’ un progetto concreto che ha già trovato il sostegno di importanti partner pubblici e privati: Stato, Regione Emilia Romagna, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Fondazione Cariparma ne finanzieranno la struttura.

Il Progetto
Le specialità di cura dei tumori avranno un’unica casa. Una casa accogliente e funzionale che permetterà ai professionisti di lavorare fianco a fianco e offrirà ai pazienti ambienti più confortevoli e luminosi.

Il Centro Oncologico riunirà in 9.000 metri quadrati di superficie la Radioterapia, l’Oncologia medica con l’area prelievi e ambulatoriale e il reparto di Degenza oncologica.

La struttura si svilupperà su 6 piani, di cui 5 fuori terra e 1 seminterrato e sorgerà all’ingresso di via Volturno dell’Ospedale Maggiore, collegato alla Torre delle Medicine. Al suo fianco un parcheggio da 200 posti auto in più con accesso diretto al Centro.

HYPERARC: IL PRIMO OBIETTIVO
Il meglio della cura può essere adesso.

Un Acceleratore lineare di ultima generazione è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per l’Ospedale Maggiore di Parma. Ma possiamo renderlo ancora più efficace. Come? Mettendo a disposizione delle persone che possono averne bisogno HyperArc, un puntatore di precisione che consente di mirare i trattamenti radioterapici sulle cellule malate risparmiando i tessuti sani, negli adulti e nei bambini. Veloce, preciso, non invasivo

PERCHE’ CONTRIBUIRE

Perché l’Ospedale Maggiore è un bene della COMUNITÀ: a tutti deve essere garantita la possibilità di essere curati vicino alla propria casa.

Perché è un impegno CONCRETO che verrà realizzato entro 3 anni: i costi per la realizzazione della struttura sono già finanziati.

Perché insieme con te possiamo correre l’”ultimo miglio”, ovvero trasformare il Nuovo Centro in un centro all’AVANGUARDIA, con più spazi per garantire l’accoglienza e l’ascolto, e più tecnologie di alta gamma.

Perché garantiamo la massima TRASPARENZA: tutti i fondi vengono raccolti dalla Fondazione Munus, che controlla la destinazione di ogni singola donazione e tiene monitorate le attività successive. per saperne di più

Perché la tua DONAZIONE verrà destinata al 99,5% al progetto (solo per le donazioni online verrà trattenuta una piccola percentuale dai gestori della transazione). Tutte le spese di gestione e organizzazione delle campagne di comunicazione e raccolta fondi sono sostenute da enti terzi.

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