We Act Day – Chiesi Farmaceutici – 25 settembre 2019

Sono stata presente, nel pomeriggio di mercoledì 25 settembre, rappresentando Portos e Parma Facciamo Squadra, in Chiesi Farmaceutici nel corso dell’evento We Act Day organizzato dall’azienda fondatrice. Una giornata per celebrare tutti insieme i progetti e le attività implementato nel campo della sostenibilità.
E’ la prima esperienza aziendale nel suo genere, dove i dipendenti durante le ore di lavoro hanno avuto il tempo di informarsi anche di tutt’altro al di fuori delle loro mansioni.
In questo caso del terzo settore. Hanno creato spazi informativi all’ interno dell’azienda dove loro stessi divulgavano novità’ sul loro lavoro.

Noi associazioni abbiamo avuto l’opportunità di comunicare, ascoltare, illustrare, ciò′ che facciamo e, se possibile, reclutare qualche volontario.
Nel mondo del lavoro il tempo è limitato purtroppo, ma la curiosità non manca ed il modo di voler essere utili e come poterlo fare, è stato recepito…
E’ stato interessante parlare con persone che hanno sicuramente un certo tipo di cultura e informazione, vuoi per l’età medio giovane…..
Non ho trovato indifferenza. Si sono iscritti loro per poter partecipare, Erano circa 1000 adesioni, argomenti tanti, vari, e in pochi minuti nasceva una solidarietà’ tra noi e il mondo del lavoro.

Molto positiva la mia è stata la prima esperienza da sola senza nessuno come supporto e senza suggerimenti, non è stato facile….ma bellissimo si, sicuramente da ripetere, trovare un’azienda di quel livello che apre le porte….in un mondo che deve solo produrre. È straordinario! Questi giovani percepiscono che esiste un’alternativa alla palestra, alla birra con gli amici, al giro in centro….e che tutto questo può dare tanto e soddisfare il doppio.
Mi ha appagato del tempo dedicato, che non è mai tempo perso.
Grazie CHIESI, grazie PORTOS, mi sono sentita importante

“Capì questo: che le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l’altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada). Dunque, questa degli incendi fu una buona estate: c’era un problema comune che stava a cuore a tutti di risolvere, e ciascuno lo metteva avanti agli altri suoi interessi personali, e di tutto lo ripagava la soddisfazione di trovarsi in concordia e stima con tante altre ottime persone.” (Italo Calvino, Il Barone Rampante – cap XIV)

Mariella Frigeri