Chi siamo
31° Memorial Amatori….ci siamo!
E’ sempre una grande emozione quando arriva il Memorial. Ci sentiamo a casa, fra amici e la stanchezza, lo stare in piedi, la tensione si allenta proprio perchè siamo fra Amici, al di là delle associazioni, della collaborazione c’è ogni volta la voglia di fare del nostro meglio, e di ritrovarsi..dopotutto squadra vincente non si cambia. Mancavano Andrea ed Elisa…ma è arrivata Vania.
Questa volta si è rivoluzionato tutto: hanno agevolato il nostro lavoro e nonostante fossimo puntuali alle 8.30 abbiamo avuto un pò di tempo per girovagare fra il torneo.
Piccoli atleti con una grinta invidiabile si affrontano pronti a prendersi per mano una volta finito. Devo essere sincera: l’under 6 è la mia preferita.
Le borse erano già pronte. Bene una cosa in meno da fare..ma…accidenti si sono dimenticati il parmigiano!!! Come rimediare? Presto fatto. Si contano i pezzi, si inseriscono con un buon gioco di squadra capitanato da Lino. Ognuno ha un ruolo. Chi prende il formaggio dal frigo, chi apre le scatole, chi le piega, chi conta, chi estrae le borse, chi inserisce e chi le rimette al loro posto. Non ci siamo mai incrociati…è stato perfetto!
E i panini? Via di corsa…chi conta, chi taglia, chi apre le vaschette, chi taglia l’alluminio, chi farcisce, chi impacchetta, chi mette nelle borse….che organizzazione! Siamo proprio bravi! Dopotutto siamo rodati…è da anni che siamo in appoggio e sappiamo cosa fare.
Le prime squadre arrivano..sono le 11.30..la cucina della Protezione Civile è pronta: Stefano, Claudio, Isa e tutto il gruppo si divide il lavoro. In questi casi si mettono tutti in gioco ed i Presidenti per primi: chi al servizio impiattamenti, chi a togliere i sacchi, chi a pulire i tavoli. Non importa cosa c’è da fare, si fà. Siamo tutti volontari e non c’è distinzione…io ho pulito e riordinato così tanti tavoli come credo di non aver mai fatto in un solo giorno…i miei ragazzi avevano le ruote sotto alle scarpette…li vedevo andare avanti e indietro senza nemmeno guardarsi attorno…con vassoi pieni di piattini di pasta calda da consegnare alle squadre…in bianco o al pomodoro? Questa era la domanda che sentivo…che Meraviglia!
Quando la squadra è compatta e sa cosa fare è tutto più facile….non importa chi sia il tuo compagno di squadra, non importa se non sai che ora è, a quanti bimbi hai già servito il primo..sai che sono tre ore…e che tutti devono mangiare. Qualche allenatore obbliga i bambini a sparecchiare e lasciare pulito.
Abbiamo avuto, all’inizio , una rinfrescata sulle disposizioni..chi fa cosa…e se possibile darsi il cambio ogni tanto. E’ scorso tutto liscio. Ogni tanto arrivava un momento di riposo, breve per volontà, perchè il tuo compagno rimane da solo..e se anche lo hai appena conosciuto si forma quella forma di sostegno che ti sprona ad aiutarlo. Con noi le ragazze del rugby femminile, i ragazzi del rugby maschile..svelti e determinati.
Stiamo finendo…si riconosce dalla fila e dalle borse che sono scese di numero…è il segnale che manca poco…ed un pò ci dispiace. Ma c’è poi il terzo tempo anche per i volontari: si mangia insieme: lo stesso piatto di pasta, lo stesso salume, lo stesso pane dei ragazzi.
Volontari Insieme e si chiacchiera di tutto, come sempre in quell’atmosfera gioviale ed amicale che contraddistingue questo momento.
E’ il mondo che piace a me, fatto di persone semplici che credono in quello che fanno, lo fanno in nome dell’associazione che rappresentano, lo fanno per sè stessi con cuore e passione, con esperienza da dare e da trasferire, con l’attenzione verso l’altro e senza dover dimostrare niente..perchè il volontariato non è una gara.
“Volontario” deriva dalla parola latina “voluntarius”, che significa “libera volontà.”
Accingerci a risollevare qualcuno da terra: è il solo motivo che ci autorizzi a guardare qualcuno dall’alto in basso. (Jesse Jackson Jr.)
Il vero valore di un uomo si determina esaminando in quale misura e in che senso egli e’ giunto a liberarsi dall’io. (Albert Einstein)
La medaglia del volontario non è sulla giacca ma dentro al cuore, non ha prezzo nè si può comprare.
Mi aspetta un momento speciale….arriva Andrea con una busta in mano, seguito da Angelo…è un momento dedicato a chi oggi non è con noi ma è stato in prima fila ad ogni Memorial, un Amico di tutti..è il momento in cui si ricorda il Topo…perchè oltre all’essere parte di un’associazione c’è l’essere amici. Amicizia vera, solida, duratura, quella che sai che c’è sempre, al di là dei ruoli, quella in cui reciprocamente Mi casa es tu casa, quella di cui hai le chiavi, quella in cui non serve invito nè permesso, quella in cui sai che troverai sempre un abbraccio, un ascolto, una parola, un posto caldo in una giornata fredda, una coperta da rimboccare, un piatto da condividere ed un bicchiere di latte per calmare i tuoi pensieri…..quella che si racchiude in quell’abbraccio fra di noi, carico di lacrime, cuore, ricordi, sostegno.
Quell’abbraccio così forte che non ha bisogno di parole, non ha bisogno di niente…è tutto racchiuso, protetto… c’è un mondo lì dentro.
Il mondo che amo fatto di rispetto, di condivisione, di attenzione, di vicinanza, di sentimenti, di sincerità ed accoglienza. C’era anche la mia famiglia CRI …ci si ritrova sempre in queste occasioni…
Si inizia a sbaraccare…perchè quando si inizia un lavoro è corretto anche finirlo..Insieme.
Anche questo Memorial è terminato.
Inutile dire che la nostra squadra si è già prenotata anche per il 32°..saremo sempre la squadra Portos: Sara, Mariella, Alessandra, Mariam, Rossella, Marco, Claudio..i fantastici…
Grazie a tutti ed alla società Amatori che ci ha accolto anche quest’anno….con l’affetto di sempre.
Sara