Sabato, la giornata dei bimbi. Oggi ci sono anch’io. A dire il vero non vedevo l’ora, ma le mie giornate ora hanno altre priorità.
Oggi ci saranno molte sorprese, per questo arrivo presto.
La prima: Betta dei gatti mi aspetta carica di cose per i bimbi. Grazie!
La seconda : Mariella che per la prima volta affronterà i bimbi. La nostra new entry.
La terza: Radia, la dolce Radia ci ha portato i datteri freschi. Nonostante non abbiamo nessuno dei suoi bambini in laboratorio si è preoccupata di noi e come sempre generosamente ci ha portato una prelibatezza. Veramente erano dedicati ad Andrea ma li abbiamo condivisi con tutti.
La quarta: stavo preparandomi per il caffè in attesa di Eli ed ecco che arriva Beppe e successivamente Antonella, i Fiorenti, pronti per prendere con noi un caffè ed andare ad esporre le maglieria in provincia.
Arrivano volontari, bambini ed abbracci. Mi sento a casa!
Qualche bimbo mi viene vicino e mi dice “mi sei mancata!” accoccolandosi a me.
Se sapessi bimbo mio che enorme regalo mi hai fatto! Fra adulti e bambini faccio, egoisticamente, una grande scorta di affetto e abbracci.
Alla domanda dov’è Andrea spiego loro che al momento è in ospedale e che se tutti erano d’accordo dopo avremo scattato una foto da mandargli. Ad Alessandra viene un’idea: perché non un video? E video sia. Lo abbiamo mandato subito e subito è arrivata la risposta da Andrea, visibilmente commosso “torno presto!”.
Avevo condiviso con i volontari la volontà di parlare ai bimbi in modo serio, proprio ad inizio anno, di quello che rappresenta il Laboratorio compiti per noi e per loro.
Ho sospeso i compiti ed iniziato così:
“Cari bimbi, da quest’anno abbiamo deciso di parlarvi da grandi, quali voi siete, se siete d’accordo”. Ovviamente hanno risposto in maniera affermativa.” Qui si fanno i compiti. Si chiama appunto laboratorio compiti. Noi siamo qui per aiutarvi. È vostra responsabilità decidere se farli o se non farli ed a ogni decisione che prenderete c’è una conseguenza.
Farli è il vostro dovere ma anche una soddisfazione.. fino a lunedì avete le giornate libere.
Non farli è sedersi sul divano fino a quando non arrivano mamma o papà a prendervi. E’ non giocare dopo i compiti, è andare a scuola con i compiti non fatti, è farli la domenica quando invece potreste fare altro. La decisione è vostra. Noi però se decidete di non collaborare ci riserviamo se farvi venire ancora oppure no.
I capricci sono ABOLITI. Non tolleriamo capricci di alcun tipo. Ormai siete grandi.
Tutti gli adulti si atterranno a queste decisioni proprio perché le abbiamo prese insieme e perché vogliamo, visto che siete grandi, che siate responsabili ed indipendenti.” Avete domande? Nessuna. Ci guardiamo con i volontari…un po’ perplessi…
Ma…..non so se per merito del “discorso” o altro nessun capriccio, nessun ritardo, nessuno che si sia ritirato dal fare i compiti, anzi. Anche il più tosto di loro ha svolto i suoi compiti in fretta. Li ha finiti tutti senza batter ciglio.
Abbiamo dunque deciso che anche il prossimo sabato il discorso sarà ripetuto…
Arriva la merenda. Biscottini al cioccolato con un ripieno di cocco…buoni…. grazie Vittorio!
Eliana raduna tutti i bimbi per giocare in giardino. I due caposquadra sono i due bimbi che hanno aiutato ad apparecchiare e sparecchiare. Loro due sceglieranno i compagni di squadra.
Ad un certo punto Eliana rientra…ha preso una storta. Appoggia la gamba sul tavolo. Zoppica un po’. Accidenti! Non ci voleva.
I bimbi continuano a giocare.
A mano a mano arrivano i genitori.
Voglio scrivere di una situazione che mi ha riempito il cuore.
Un bambino ha detto al suo papà che, dato che aveva fatto bene i compiti, si meritava un premio.
Ho detto a lui che il premio era la soddisfazione di aver finito i compiti, l’abbraccio del suo babbo e la felicità di averlo reso felice.
Il babbo lo aveva coperto di baci e abbracci.
Lui non ero proprio convinto…insomma..un gioco sarebbe stato più gradito. Dopotutto è sempre un bambino!
Vicino a lui c’è un altro bambino che gli dice: il mio papà è lontano, non mi può abbracciare e dho fatto bene i compiti….con un visetto che esprimeva ciò che a parole aveva appena detto.
Il babbo presente gli chiede se può abbracciarlo, così da ricordargli l’abbraccio che aveva appena chiesto. E’ stata una scena meravigliosa.
Questo è PortosLab: adulti e bambini dal cuore grande!
Forza ad Andrea, Albertina ed Eliana…abbiamo bisogno di voi!
Sara