Un grande uovo, i biscotti di Halima e..chi sono Mix e Max?!

Eccoci di nuovo. Ci siamo quasi tutti. Siamo molto molto emozionati, soprattutto i volontari nuovo che non sanno cosa significa Pasqua a Portos. Si festeggia  come il Natale in modo laico, perché siamo atei e apolitici. Rispettiamo tutti insomma.

A Natale con fata e folletti, Pasqua con un grande uovo di cioccolato.. rigorosamente al latte.

Niente deve trapelare però, ed il grande uovo viene nascosto in cucina dove i bimbi sanno di non poter entrare. Halima ci ha portato dei biscotti panna e cioccolata…slurp! Grazie!

Andrea decide di ripassare il regolamento ed ha ragione. Ogni tanto le regole vanno rinfrescate per non dimenticarle e per presentarle a Giorgia e Valentina.

Prima di iniziare i compiti i bimbi ritagliano dei coniglietti con espressione di felicità che avevo preparato con il nome di tutti noi. Tre bimbi ritagliano, due preparano lo scotch, Giorgia e Valentina devono ricondurre il coniglietto al legittimo proprietario. E’ un gioco utile e divertente per ricordare meglio i nostri nomi.  Gli stessi soggetti saranno incollati sul foglione. Da una parte i bimbi dall’altra gli adulti. Ognuno dovrà scrivere o disegnare ciò che meglio lo rappresenta. Usciranno frasi bellissime.

Dai bimbi: sono un dado, mi piace stare con gli amici, sono gentile, mi piace studiare, sono molto gentile, sono simpatico, mi piace essere con i miei amici, mi sento bene

Dagli adulti: non tollero la maleducazione, amo vedere il sorriso sul viso delle persone, mi piacciono abbracci e sorrisi, mi piace la mia città di origine, il mare, la montagna, mi piace vedere le persone felici!!, mi piace stare insieme ai bambini e giocare con loro!!

Sotto al testo ho provato a disegnare un uovo…che ho prontamente trasformato in improbabile coniglio..sorridente però!

Abbiamo rispettato i soliti rituali. Caffè di Eli, abbracci dei bambini, giro caramelle, compiti e diari, gioco per chi ha finito prima. Poi arriva il momento….merenda?

Ed ecco che le formichine preparano tavolo, bicchieri, tovaglioli e piattini…tutti seduti a tavola ed ecco….attenzione….arriva la merenda! Il maga uovo di tre kg entra con me ed Eli. Gli adulti sono tutti attorno al tavolo dove appoggeremo l’uovo. Facciamo un piccolo scherzo ai bimbi. “questa merenda è per gli adulti perché loro sono stati bravissimi! Se poi vorranno ve ne daranno un pezzetto!” Sgomento. I bimbi si guardano, qualcuno protesta sottovoce, come..la merenda..e noi?

Chiedo ad un bimbo di scattarci una foto ricordo…mi guarda attonito…anche la foto mi chiedi? Non mi dai la merenda e devo scattare una foto?.. ma senza protestare si presta.. e per fortuna!

Io fotografo tutti ma tutti non fotografano me! Ho un ricordo in piedi insieme ai volontari anch’io e non come dice Mariella solo gli occhi!

I bimbi ci guardano. Arriva il momento. Li chiamo davanti al tavolo…arrivano in un nano secondo. Chi rompe l’uovo? Dico loro… Voi ovviamente! Ma il regalo è mio! Il perché è presto chiarito.. il regalo è 1 e loro sono 8, quindi per non fare torto a nessuno lo terrò io.

La loro felicità in quel pugno  al cioccolato è palpabile..chi raccoglie i primi pezzetti, chi aspetta che gli venga destinato un pezzettone seduto al tavolo.. ognuno ne avrà quanto basta, poi avendo previsto l’avanzo, ho portato dei sacchettini che serviranno ai bimbi da portare a casa….ed anche questo è felicità!

Merenda finita. Cosa facciamo adesso? Siamo in stanza io e Giorgia. Decidiamo di iniziare un libro di Luis Sepulveda “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” ..Mix e Max

Leggiamo un capitolo per una.. arriva anche Eli e legge con noi. I bimbi sono attenti. Uno mi chiede: mettiamo le sedie come al cinema? Certo che sì.

Il tempo vola a PortosLab. Riprenderemo la storia un altro sabato.

A dire il vero avevo previsto un’altra attività…ma come sempre tutto cambia quando le idee sono tante….

Ogni bimbo ha il suo sacchetto di cioccolata, il sorriso stampato sul viso, “Devo darne anche a mio fratello?”

Ci vediamo sabato cuccioli!

Sara